VIAREGGIO. Si sono riuniti ieri mercoledì 19 novembre Federalberghi Viareggio e le organizzazioni sindacali maggioritarie Filcams Cgil, Cisascat Cisl e UilTucS Uil, alla presenza della presidenza di Federalberghi Toscana, per valutare concretamente e assieme l’impatto sulle imprese e sul mercato del lavoro del turismo che gli aumenti dell’imposta di soggiorno comporteranno nel breve e medio periodo a Viareggio.

La forte preoccupazione ha infatti imposto un confronto con le parti sociali alla luce dei primi segnali raccolti in preparazione di eventi come il Capodanno e il Carnevale: le prenotazioni dai portali stanno subendo una contrazione a favore di località limitrofe ove l’imposta non è mai stata attuata. La contrazione della domanda nel medio periodo sortirà in minori entrate rispetto a quanto sperato dalla pubblica amministrazione, trascinando le imprese del turismo e il mercato del lavoro in una spirale suicida.

“E’ necessaria una riflessione più ampia sulla questione dell’evasione dell’imposta fino ad oggi registrata e che restringe ulteriormente le possibilità di trattativa, indispensabile sia per la categoria che per i buoni esiti di raccolta delle entrate auspicati dal commissario prefettizio”, scrive in una nota Elisabetta Bellotti, presidente di Federalberghi Viareggio.

“Come Federalberghi in rappresentanza del 90% degli alberghi in città dichiariamo con forza la nostra totale disapprovazione nei confronti di quelle strutture – non ben precisato se trattasi di hotel, affittacamere o B&b – che ad oggi risultano totalmente inadempienti nei confronti dell’esazione dell’imposta. Il problema apre un tema più ampio che necessita di maggiori approfondimenti e controlli sull’abusivismo turistico, che sappiamo esistere in città e che favorisce il lavoro nero e la disattenzione di tutte le normative inerenti.

“Manifestiamo la completa volontà di collaborare con le istituzioni preposte alla verifica e controllo, affinché emergano tutte le realtà nebulose del settore, responsabili di una scorretta concorrenza nel mercato dei prezzi, nonché di un’evasione fiscale connessa all’attività che contribuisce alla poca chiarezza del pil turistico cittadino.

“Consci della peculiare situazione dovuta al dissesto, siamo certi di poter trovare soluzioni meno rischiose per la sopravvivenza degli alberghi e che nel contempo garantiscano risultati più apprezzabili ai fini preposti dal commissario Romeo. Tutto ciò necessita di un confronto celere che unitamente ai sindacati veniamo a richiedere quanto prima”.

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ultimo aggiornamento: 20-11-2014


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